Che cos'è la Fotografia Composita?
La Fotografia Composita o “Composite”, nasce dalla necessità di ampliare l'angolo di campo della ripresa fotografica professionale, senza però perdere la definizione cioè la qualità del dettaglio e la dimensione dell’immagine stessa. E’ oggi l'unica tecnica in grado di ottenere l’alta definizione nell’immagine fotografica.
Il tentativo di allargare l’angolo di ripresa mantenendo la qualità fu tentato già dai daguerrotipisti americani di fine ottocento si deve però arrivare all'inizio dell'era digitale per "riprendere" le sperimentazioni di questa disciplina.
E’ nella fotografia Panoramica che vanno ricercate le origini della Fotografia Composita la quale nasce nel tentativo di poter riprodurre in piano la visione a 360°, visione che si ha facendo un giro completo su se stessi. La fotografia Panoramica, tuttavia, produce un’immagine lunga e sottile fortemente distorta, la quale difficilmente trova utilizzo pratico se non in qualche sito web oppure nel “banner” pubblicitario...
La Fotografia Composita, oggi, permette di superare questo limite rendendo possibile la produzione di immagini di enormi dimensioni ma con un rapporto fra i lati di tipo classico ed una definizione ottica di alta qualità.
Gli esempi qui di seguito possono essere illustrativi della resa. (da cliccare per ingrandire)
Perchè usare la Fotografia Composita?
La qualità dell’immagine nel suo dettaglio è alla base del lavoro di Fotografo Professionista, il quale è chiamato a riprodurre in fotografia una realtà, non in maniera creativa, quanto in un modo che sia rispettoso delle necessità di utilizzo commerciale dell'immagine stessa.
Oggi la fotografia digitale è dominata dal costo dei sensori CMOS e CCD, il quale rende proibitivo l’uso delle Fotocamere a grande formato tipiche della fotografia professionale dell’Era Analogica. E’ per questo che è sempre più frequente la “domanda” di ricorrere alla Fotografia Composita.
E’ comunque una tecnica indispensabile, e molto creativa, per la fotografia di Architettura e la fotografia di Paesaggio quello urbano incluso.
Grande utilizzo della fotografia composita lo si ritrova nella documentazione delle opere d’arte sia piane che tridimensionali. Sempre più numerosi sono gli “artisti” che ne fanno uso in maniera totalmente libera.
A chi serve la Fotografia Composita?
Per le sue caratteristiche di alta qualità, precisione del dettaglio, e grande possibilità di controllo dell’inquadratura senza distorsioni prospettiche, la Fotografia Composita si rende utile a tutti quei fotografi che si interessano di architettura, paesaggio, paesaggio urbano.
La possibilità di avere un originale di grandissime dimensioni la rende appetibile per la pubblicità di affissione, per la fotografia di restauro e non ultima la fotografia industriale; Tutte discipline fotografiche che richiedono una elevata possibilità di ingrandimento.
Creativi, Artisti e Fotografi di viaggio (anche se fotoamatori) trovano nella Fotografia Composita un utile strumento di facile utilizzo.
Cosa serve per la Fotografia Composita?
Unitamente ad una corretta cultura fotografica di base, gli elementi necessari per un primo approccio alla fotografia composita non sono molti.
E’ indispensabile una fotocamera con possibilità di cambiare obiettivo e di entrare in modalità manuale completa. Gli automatismi sono infatti i peggiori nemici della fotografia composita la quale necessita del controllo totale di ogni singolo fotogramma che si dovrà poi assemblare.
Una conoscenza base di postproduzione fotografica digitale è necessaria: ogni singolo fotogramma dovrà essere lavorato e corretto prima del montaggio definitivo.
Riassumendo: una fotocamera manuale, un parco ottiche (anche limitato), un Personal Computer e molta volontà e creatività sono gli strumenti base per la Fotografia composita.
Un treppiede stabile e leggero con una testa a tre movimenti sarà indispensabile per un uso più professionale della Fotografia Composita.